Sicurezza in auto: il progetto EVA di Volvo Cars al Volvo Studio Milano

29 Marzo 2019
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Al Volvo Studio Milano è stato presentato il progetto EVA di Volvo Cars per incrementare la sicurezza in auto di ogni persona.

64 eventi presentati in un solo anno. E’ da questa location d’eccezione che è partito anche il progetto EVA di Volvo Cars. Il 26 Marzo 2019 al Volvo Studio Milano, uno spazio nel cuore del capoluogo meneghino ubicato in uno dei quartieri più “à la page” degli ultimi anni, si è tenuta una conferenza incentrata sulla sicurezza, tema molto caro al brand svedese. A 60 anni dalla creazione della prima cintura di sicurezza a tre punti di fissaggio,  inventata proprio da Volvo nel 1959, la Casa svedese ha deciso di condividere e di mettere “a fattor comune” con tutti gli altri costruttori di auto le ricerche, gli studi, le tecnologie e i risultati di oltre 40 anni di ricerche sulla sicurezza, per  favorire la produzione di vetture più sicure per tutti.

Sicurezza in auto: alcuni passeggeri sono meno sicuri di altri. Le auto dovrebbero proteggere ogni persona, non solo chi ha la corporatura di un maschio “medio”.

E’ da questi presupposti che è nato il Progetto EVA, acronimo di “Equal Vehicle for All”.

Per i crash tests, infatti, solitamente si utilizzano dei manichini “maschi”. Ma la corporatura delle donne o dei bambini è differente da quella maschile. A tal proposito alcuni studi hanno dimostrato che i danni che subisce un individuo in caso di incidente sono diversi in base al sesso, all’età, alle condizioni di salute o ad un eventuale stato di gravidanza.

Rispetto agli uomini, le donne sono maggiormente esposte al rischio del colpo di frusta. Le ragioni sono dovute alle differenze anatomiche e di forza fisica. Ma non su un sedile Volvo! Grazie al sistema di protezione dal colpo di frusta, WHIPS (Whiplash Protection System) che unisce un robusto sostegno per la testa a un design intelligente del sedile per proteggere sia la spina dorsale che la testa.

In un incidente automobilistico le donne hanno inoltre maggior probabilità degli uomini di riportare traumi al torace a causa delle differenze anatomiche e della differente forza fisica.

Per una protezione ottimale in questo caso Volvo ha migliorato la struttura dell’auto, le cinture di sicurezza e gli airbag laterali per minimizzare gli effetti degli impatti sugli occupanti. Grazie al sistema di protezione laterale SIPS (Side Impact Protection System), insieme agli airbag laterali, si riducono di oltre il 50% i traumi gravi al torace per tutti i passeggeri.

In aggiunta al SIPS è stato sviluppato l’Inflatable Curtain, l’airbag a tendina che copre l’intero finestrino, che riduce del 75% circa il rischio di traumi alla testa. Le donne necessitano infatti di protezione specifica anche negli impatti laterali. Più bassa è la statura di una persona, più questa siede in basso e più vicino allo sterzo.

“Avendo raccolto dati da incidenti reali per tantissimo tempo, abbiamo potuto identificare quali traumi si verificano in diversi incidenti per uomini, donne e bambini”. Afferma la dottoressa Lotta Jakobsson, Senior Technical Specialist al Volvo Safety Centre.

Il Volvo Accident Research Team è nato infatti nel 1970 e da allora ha raccolto e analizzato dati da più di 40.000 auto e 70.000 passeggeri coinvolti in incidenti stradali. Questo ha consentito al brand svedese di creare gli innovativi sistemi di sicurezza che troviamo sulle Volvo di oggi.

Impegnata nel raggiungimento dell’obiettivo di azzeramento della mortalità per incidente a bordo delle proprie auto sancito dalla propria Vision 2020 e consapevole che la tecnologia da sola non consente di raggiungere la “quota zero”, Volvo Cars ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione occupandosi anche dei comportamenti di chi guida.

Derivano da questa posizione le iniziative e i dispositivi che Volvo implementerà a partire dal 2020:

  • limitazione della velocità massima delle proprie auto a 180 Km/h.
  • possibilità di limitare automaticamente la velocità nei pressi di scuole e ospedali abbinando un dispositivo di controllo della velocità intelligente alla tecnologia di geofencing.
  • possibilità di determinare di volta in volta la velocità massima dell’auto in caso di sharing attraverso la Care Key.
  • monitoraggio della guida attraverso telecamere e intervento in automatico del veicolo in caso di pericolo per contrastare gli effetti della distrazione o della guida in stato di alterazione psicofisica.

Si calcola che oltre un milione di vite umane siano state salvate grazie alle cinture di sicurezza inventate da Volvo e usate da tutte le altre Case.

“Le auto sono guidate da persone. Per questo il principio guida che ispira ogni cosa che facciamo in Volvo è – e deve rimanere – la sicurezza.” Gustaf Larson, co-fondatore di Volvo.

Clicca qui per approfondire: THE EVA INITIATIVE

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